Friday, October 29, 2010

Will My Epson Ex70 3d

Nicolino's Dream (Part Two)













 Così mentre viaggiavo verso la libertà, custodito dal paffuto ferroviere, mi addormentai come un bambino e ad essere sincero, dopo tanto tempo, quello per me fu un dolce dormire.
Non mi resi nemmeno conto per quanto tempo durò il viaggio, ricordo soltanto lo scorrere dei paesaggi illuminati dal sole, era tutto bellissimo, sembrava tutto un sogno incredibile.
Ma non mi dovevo distrarre, non dovevo dimenticare che ero un uomo in fuga, tornare in Italia dalla mia famiglia.....
In quei pochi momenti di lucidità, la mia attenzione si soffermò sul ferroviere, mi feci molte domande, e, soprattutto, perchè mai mi stesse aiutando, a rischio della sua stessa vita.
Forse un angelo sceso dal cielo per aiutarmi, per illuminarmi la via della salvezza, ma non chiesi nulla, forse per paura che si rovinasse l'incanto di quell'incontro.
Alla fine il treno raggiunse la sua meta, era notte fonda, il ferroviere mi fece segno di stare zitto, si affaccio e salutò il capo stazione, si parlarono pochi minuti, poi il capo stazione continuò il suo giro di controllo.
Il ferroviere, mi guardava con aria pensierosa, certamente si domandava cosa fare di me adesso, ed io ne ero consapevole, ero nelle sue mani; così, mentre ero assorto nei miei pensieri, vidi d'improvviso il faccione del ferroviere illuminarsi ed accennare un piccolo sorriso, ecco, pensai, has come up with something for me, please let it be the right thing.
waited in silence for a 'Oretta, and, after checking that there is not any, off the train and quickly walked out of the station along the tracks, we turned to a path, and from there we walked for a couple of miles until you reach a small country, and quickening his pace until we stopped in front of a building, they went into the small apartment. It was his home.
opened the wife was surprised that my presence, but she, like her husband, said nothing, stared at me and then he made me enter, and after several minutes of silence they began whispering to each other, then she made me sign to follow her, took some clothes from a closet and took me to a small bathroom, pointed to the bathtub and closed the door behind him.
That was the most beautiful bathroom in my life.
I hid for a couple of days, until Elmutt and Marie, so they said his name was, I waved as they sit on the ground, here Elmutt, in perfect Italian, I explained how we acted.
Around midnight we went home and we walked the countryside, until we reached a large open space lined by the tracks where the dead were still some cars, the soqquatto we approached, he opened a wagon made me go up, gave me an old Clock, opened a small trap door, and said, " Nicola, tomorrow morning this will be attached to a train carriage that will bring me here, where are you will be deposited the goods, will be 13.00 when I slow down and you in that moment you'll have to throw the train, from there you are about 10 km from the border with Italy, "I interrupted him, asking him why he helped me.
I stared, his eyes became glassy, \u200b\u200bthe tears began to ply his face, looked down and said, "The goddamn killed my son Maxim, are just killers."
He recovered looked up, closing the door said, "Goodbye my son, "were his last words.
The next day everything went according to plan, jumped from the train, hid under a tree, waiting for the night, 'Italy was now one step away, but now that I was the finish line, lightning struck my brain, the Germans were still there? Once in Italy where I was?
But now it did not matter, I had to reach my Rome, and if I die, I wanted to die there, in my city !
then came the evening, I took a long sigh, I got up and started walking, everything was quiet, it was a beautiful night, the sky was the setting for a beautiful picture, but my journey was to continue until the freedom or death.
I reached the border, I passed him and walked on through the night, around dawn I hid in a small wood and remained there all day, at night, again, went back to my journey into the unknown.
dawn was beginning to emerge again, now I had to find a new hiding place to wait for the evening and especially sleep, I saw a small cave in the rocks, I went looking for the deepest point, but I was surprised the cave was full of hidden weapons , it certainly was the armory of some partisan group, I looked at those arms, instinct drove me to armarmi, took a revolver looked at him, but I did not dare to keep him and threw him to the ground. After
pochi  minuti uscii da quella grotta, era meglio trovare un nuovo rifugio al più presto, camminai un'altra oretta, non trovai di meglio che gettarmi in un piccolo fosso tra le canne di un lago, e tra il gracidare delle rane mi addormentai.
Di colpo mi svegliai, mi sentivo come osservato, quand'ecco tra le canne uscire una sagoma scura venirmi incontro, mi dissi che era arrivato il mio momento, ma, quando il torpore del sonno svanì, vidi di fronte a me un prete cattolico, mi guardò negli occhi e poi prese a parlare, ma le sue parole sembravano lontane, incomprensibili, poi svenni.
Quando mi ripresi,  ero in un morbido letto, il prete era li che mi accudiva, quando si accorse che mi ero svegliato mi disse:" Tranquillo ragazzo, hai un po di febbre, ma niente di grave", lo guardavo perplesso poi caddi di nuovo in un sonno profondo.
Quando ripresi le forze il prete si presentò come don Francesco e mi chiese chi ero io.
 "Sono un ebreo, mi chiamo Nicolino, e sono fuggito da un campo di concentramento", dissi a bassa voce.
Don Francesco mi rincuorò, mi disse di stare tranquillo e che anche  lui avrebbe fatto la sua parte, e così fece.
 Mi fece indossare un suo abito talare, poi mi portò in una cantina sottostante la chiesa, e li rimasi per una qindicina di giorni, durante i quali mi insegnò i fondamenti del cattolicesimo, poi convinto che io potessi recitare bene la mia parte, mi presentò alla sua comunità come Don Marco.
Rimasi fermo per qualche mese finchè la guerra finalmente finì ed i nazisti erano stati sconfitti, ora non c'erano piu ostacoli, potevo riprendere il mio viaggio verso casa.
Don francesco organizzò il mio rientro a Roma: treno e poi pulman per giungere alla ROMA DEPREDATA, tornai sotto casa mia, vidi le mie sorelle venirmi incontro  ci abbracciammo piangendo.
Salimmo a casa, e li vidi i miei genitori, che increduli, accorsero verso di me piangendo dalla gioia di rivedere un figlio ormai creduto morto.
Now the years have passed, the memory is fleeting, but the number tattooed on my arm is' always there but in the other arm is clearly visible on my name, that I tattoo the following years after the war, because

I am not the number tattooed on my arm,

NICOLINO I AM!

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